28 giugno 2016
Le indicazioni forniscono chiarimenti sulle finalità e i limiti di intervento dei volontari
Giacche dei volontariIl Capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio, ha firmato il 24 giugno le indicazioni operative sulle modalità di intervento delle organizzazioni di protezione civile a supporto dei servizi di polizia stradale. In questa occasione Curcio ha voluto sottolineare che “la partecipazione del volontariato di protezione civile alla vita delle rispettive comunità è una risorsa preziosa, soprattutto in piccole realtà, ma deve avvenire nella chiarezza dei ruoli e nel rispetto della legge. Queste indicazioni precisano le funzioni che i volontari di protezione civile possono svolgere nel delicato settore della viabilità in modo sicuro per loro e per i cittadini che beneficiano del loro instancabile impegno”.
I volontari impegnati in questa attività non fanno altro che svolgere il proprio compito a sostegno delle strutture operative e delle componenti di protezione civile, come le Forze di Polizia e i Comuni.
Il volontariato di protezione civile non svolge servizi di polizia stradale o per la gestione della viabilità, ma può dare il proprio contributo a supporto degli organismi preposti, limitatamente ad alcune attività. È comunque vietato l’utilizzo di palette dirigi-traffico.
A tal fine i volontari di protezione civile possono svolgere attività di informazione alla popolazione e di presidio del territorio a supporto degli organi di polizia.
Le indicazioni specificano tra l’altro le condizioni in cui i volontari di protezione civile possono dare il proprio contributo.
Innanzitutto le Autorità impegnate nei servizi di polizia stradale possono chiedere alla Direzione di Protezione Civile della Regione o della Provincia Autonoma competente, per iscritto, l’intervento delle organizzazioni di protezione civile in particolari eventi e circostanze, anche in assenza di specifici rischi di protezione civile. Il documento definisce cosa deve contenere la richiesta: la località e la durata dell’intervento, il nominativo della persona, appartenente all’Autorità che fa richiesta, che coordina le attività del volontariato. È poi la Direzione territorialmente competente che valuta la richiesta e stabilisce l’impegno dei volontari così come l’eventuale applicazione dei benefici previsti dal Dpr 194/2001.
I volontari che saranno impiegati in queste attività dovranno ricevere una specifica formazione a tutela della loro sicurezza.
Obiettivo delle indicazioni è favorire l’integrazione del volontariato di protezione civile a sostegno delle comunità, evitando, comunque, il rischio di possibili confusioni di ruoli e funzioni.
fonte:Dpc Nazionale
LINK PER SCARICARE GLI ALLEGATI :
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_new.wp;jsessionid=E284B0C7DC6F6D37D49F27F8D1D7D483.worker1?contentId=NEW58030